domenica 26 maggio 2013

Tutti i "vero e falso" sull'allattamento!

Per questo post ho scomodato una cara amica mamma, Chiara Rigoni,
che si sta specializzando come "consulente per l'allattamento"...

Ecco quindi tutti i VERO e FALSO sulle affermazioni più ricorrenti in tema di allattamento...

1) NON TUTTE LE MAMME POSSONO ALLATTARE
FALSO!
Tutte le donne producono latte per i propri figli, che sarà sempre adeguato e nutriente  dalla prima poppata fino a tutta la durata dell’allattamento! Si stima che solo il 5% delle donne non possa allattare per problemi in genere legati  a patologie ormonali di cui sono sicuramente a conoscenza già da prima della gravidanza. In questa percentuale sono compresi anche i problemi del neonato, come ad esempio gravi patologie neurologiche. La maggior parte dei problemi legati alla “presunta” o reale scarsa produzione di  latte, sono quindi dovuti ad una CATTIVA GESTIONE delle poppate fin dalla prima ora di vita! Ecco perché è fondamentale cercare un aiuto ed un sostegno competente fin da subito.

2) ALLATTARE FA INGRASSARE/ ALLATTARE FA DIMAGRIRE
 FALSO!
L’aumento del fabbisogno nutrizionale tipico della gravidanza perdura anche in allattamento ma il metabolismo basale e la spesa energetica totale non differiscono tra donne che allattano e donne che non allattano. Le mamme che non allattano solitamente restano in sovrappeso più a lungo dopo il parto. Una madre ben nutrita, durante l’allattamento, ha bisogno di circa 500 Kcal in più rispetto a prima del parto. Se si desidera perdere peso durante l’allattamento, basta togliere 500 Kcal rispetto al proprio fabbisogno e fare un po’ di attività fisica (45 min. di camminata veloce al giorno per 5 giorni a settimana, passeggiando con il bambino, sono perfetti!!). Una perdita di circa 2Kg al mese non pregiudicano la qualità e la quantità del latte prodotto.

3) ALLATTARE FA PERDERE I CAPELLI
FALSO!
Grande mito da sfatare!! Durante la gravidanza, a causa del nuovo assetto ormonale si ha una mancata caduta dei capelli che riprende più abbondante dopo il parto. Ecco perché SEMBRA che cadano più capelli... Che si allatti o no, le cose non cambiano. Cambia solo l’atteggiamento e le “risposte” degli altri che tendono a vedere l’allattamento come qualcosa che debilita il fisico materno. Niente di più sbagliato!! L’allattamento al seno porta solo benefici alla mamma in termini di salute.

4) ALLATTARE ROVINA IL SENO
FALSO!
Allattare non rovina in alcun modo il seno. Tutti i cambiamenti che eventualmente si possono notare sono da attribuire all’effetto degli ormoni della gravidanza e non all’allattamento. Per cui non c’è alcun motivo di pensare che il seno possa essere rovinato dall’allattamento. Si può poi intervenire con esercizi mirati e creme rassodanti  e nel tempo la situazione tende a normalizzarsi.

5) SE SI ALLATTA NON OCCORRE AGGIUNGERE ACQUA
VERO!
Fino a quando non si introdurranno, con lo svezzamento, i cibi solidi e quindi intorno al 6 mese compiuto, non devono essere dati altri liquidi al bambino (acqua,tisane,camomilla,succhi…) .Il latte materno soddisfa tutte le esigenze di fame e sete del bambino! Dare altri liquidi al bambino può far diradare le poppate interferendo con il normale meccanismo di domanda-offerta che sta alla base di ogni buon allattamento. Questo può portare a scarsa produzione di latte e scarso aumento ponderale del neonato.

6) TIRARSI IL LATTE NE FA DIMINUIRE LA PRODUZIONE
FALSO!
Più le mammelle sono stimolate, ben svuotate e più latte viene prodotto. Che sia un buon tiralatte o un bambino che succhia … aumentando la richiesta, aumenta l’offerta! Attenzione però perché il nostro corpo non è una macchina. Per aumentare la produzione di latte, è giusto aumentare la frequenza delle poppate o tirate con il tiralatte ma i risultati li vedrete dopo 3-4 giorni e non subito. Ecco perché è importante non cedere ma proseguire con costanza.

7) PER AVERE PIU' LATTE BISOGNA PRENDERE LE TISANE AL FINOCCHIO



PER CURARE LE RAGADI BISOGNA SOSPENDERE PER UN PO' L'ALLATTAMENTO
FALSO!
Le ragadi sono SEMPRE causate da un ATTACCO ERRATO del bambino al seno. Occorre dunque risolvere subito questo problema. Correggendo l’attacco si ha già un notevole sollievo. Si possono usare poi la lanolina purificata da applicare sui capezzoli dopo ogni poppata e lo stesso latte materno che aiuta la guarigione. Tenere il seno scoperto,all’aria il più possibile. Usare paracapezzoli non è consigliato perché aggiungerebbe altri problemi e confonderebbe un bimbo già in difficoltà! Se il dolore è insopportabile bisogna aiutarsi con antidolorifici ed eventualmente mettendo in pausa il seno per qualche ora o giorno ma a patto che si continui a mantenere il seno svuotato e morbido con un buon tiralatte. Niente di più tremendo che passare dalle ragadi ad una bella mastite!! E poi se il seno è troppo pieno e duro,il bimbo faticherà ancor di più ad attaccarsi correttamente.

9) MEGLIO ALLATTARE POCO MA A LUNGO CHE MOLTO MA BREVEMENTE
 FALSO!
Non ci sono regole!! Ogni coppia mamma bambino trova il suo equilibrio. Ricordare sempre che ogni donna è diversa anche nella capacità di “immagazzinare” latte. Ci sarà quella che deve allattare molto spesso e quella che può far pause più lunghe! E’ la quantità di latte prodotta nelle 24 ore che conta e che deve essere adeguata alle esigenze del proprio cucciolo. Ci sono bambini che preferiscono un solo seno a poppata, altri che in una stessa poppata hanno bisogno di passare dal seno destro a quello sinistro più volte. L’importante è che il bambino cresca bene e sia soddisfatto! Se così non fosse, allora si può intervenire sulla gestione della poppata assicurandosi, ad esempio, che il bambino assuma abbastanza “secondo latte”, quello ricco di grassi che fa “metter su ciccia”. In genere se l’allattamento è VERAMENTE a richiesta e si lascia che sia il bambino a staccarsi da solo quando è sazio, non ci sono problemi!

10) ALLATTARE PROTEGGE DALLE MALATTIE
VERO!
Per il bambino minor rischio di :  asma, allergie, problemi cognitivi, malattie respiratorie acute, tumori infantili, malattie croniche, diabete, malattie cardiovascolari, obesità, infezioni  gastrointestinali, otiti, effetti collaterali da contaminanti ambientali, etc., etc…  
Per la madre minor rischio di : tumore al seno, all’ovaio e all’endometrio, sovrappeso, osteoporosi, artrite reumatoide, stress e ansietà, diabete materno, etc., etc.                         

GRAZIE, Chiara, per il tuo prezioso contributo...
Sarà utilissimo a tante mamme o future mamme!!!

venerdì 17 maggio 2013

L'avventura del parto

Per tutte le donne il parto è, vicino o lontano che sia, un traguardo che pare irraggiungibile.

Perché si pensa di "non essere capaci", "non essere all'altezza", non saper sopportare il dolore, uscirne lacerate in corpo e mente...Insomma se ne ha paura.

Il mio primo parto ha rappresentato un'esperienza dura sì ma eccezionale, un'esperienza che mi ha fatta maturare tanto, più di ogni altra.

Io la mia esperienza l'ho raccontata qui:
http://blog.mammenellarete.it/parto/parto-naturale-la-mia-storia/

E la vostra esperienza come si è rivelata?

domenica 12 maggio 2013

Cara mamma...


Cara mamma,

questa lettera è per te, perché ora che sono mamma non ho paura di dire che ti voglio bene e che non solo oggi ma tutti i giorni della mia vita dovrei festeggiarti.

Festeggiarti perché con papà mi hai messa al mondo: è naturale generare figli ma ci vuole pur sempre una buona dose di coraggio, e occorre non pensare troppo al male che si nasconde dappertutto e che spesso sembra più ingombrante del bene.

Festeggiarti perché anche se tante volte, soprattutto in passato, alle tue parole mi sono ribellata, oggi capisco che è proprio nell’imperfezione di una madre che si cela il suo affetto inesauribile. Io stessa, ogni giorno, con mio figlio commetto tanti errori.

Festeggiarti perché le mie passioni hanno sempre avuto la precedenza sulle tue, e sono quella che sono, così complessa ma densa, anche grazie a te e papà.

Festeggiarti perché capisco quanto è dura pensare all’idea di perdere te, o papà: soprattutto adesso che è arrivato il piccolo Giorgio a colorare le nostre giornate così ingiusto mi parrebbe, un giorno, non poter condividere queste sfumature di gioia con le persone che più amo.

Festeggiarti perché mi dimostri ogni giorno, con papà, come può essere prezioso unirsi in matrimonio, pur nelle diversità, pur nei dolori, pur negli affanni.

Festeggiarti perché, con papà, mi hai dato un fratello, che è stato un fidato compagno di giochi e sarà sempre per me un punto di riferimento lungo le strade della vita.

Festeggiarti perché mi ascolti dando peso alle mie parole e assimilando le mie emozioni come nessun altro, e nei tuoi consigli, che pur non sempre condivido, c’è il sapore della vita vissuta e della cura sincera.

Festeggiarti perché…
L’ho già detto ma lo ripeto: ti voglio bene e, ora che sono mamma, non ho più paura di dirtelo.   

domenica 5 maggio 2013

L'allattamento...che passione!

Ho scelto il termine "passione" non a caso: l'etimologia del termine
ci riporta al greco "pathos": sofferenza, pena, travaglio,
commozione anche non dolorosa...Perché allattare può essere
un'esperienza enormemente gratificante (per molte)
ma anche estremamente faticosa (per alcune).

Penso che non esistano mamme di serie A e mamme di serie B,
tutte le mamme fanno il possibile per i propri cuccioli, in natura.

L'allattamento al seno è meravigliosamente benefico
per il bimbo e per la mamma ma, se non riesce
(per tanti motivi), non deve creare tensione o pregiudizio,
bensì adattamento ad altre possibili strategie o,
magari, a buoni compromessi (un po' di latte artificiale e un po' di latte naturale).

Detto questo, il mio bimbo ha 16 mesi e io ancora lo allatto.
Ho iniziato pensando di non arrivare tanto lontano
ma dopo i primi mesi è diventato tutto così naturale che ancora siamo qua!

Penso che tra poco smetterò ma lo pensavo anche qualche tempo fa
e ancora siamo qua...Quando si allatta al seno non è facile
capire quando smettere, a volte più per la mamma che per il bimbo.

Quando le pappe vengono mangiate con ingordigia
si inizia a pensare che il seno non è più strettamente necessario,
se non forse per qualche anticorpo in più (beh, non è roba da poco!).

Il seno diventa una coccola, un momento di tenerezza,
un'espressione di amoreun nutrimento amoroso...

Nella relazione mamma-figlio serve anche questo ma è importante
non andare oltre il limite, capire quando bisogna "staccarsi" e "staccare",
dare autonomia e fiducia alla propria creatura, creando nuovi momenti
di unione, di feeling, di scambio, anche e soprattutto insieme al babbo.

E' importante anche dare fiducia all'intuito di mamma e figlio,
rispetto a questa scelta: non aiuta il contesto di familiari e amici che,
se nei primi mesi ribadiva con orgoglio l'importanza dell'allattare,
ora dopo l'anno di vita chiede perché si allatti ancora un bimbo così grande!!!

Non sono gli altri a dover decidere quando smettere.

L'allattamento è così naturale fin dall'inizio
da dover rimanere naturale anche nella sua fine.

Che sia allora uno scioglimento lento, graduale,
un po' come il finale sfumato di una canzone, 
che mantiene in sé tutta l'emozione delle note che l'hanno preceduto.